venerdì 23 febbraio 2018

Estratto "Proprio perché ti amo"

SINOSSI. Leny aveva solo sedici anni quando si è ritrovata sola a Pieville dopo la partenza della sua adorata cugina Emily e del suo migliore amico Chris in cerca di fortuna nel mondo del cinema.
Sono passati sette anni da allora e la vita di Leny è ormai in caduta libera verso il baratro dopo aver perso il lavoro e lasciato il proprio fidanzato, mentre le due persone più importanti della sua vita sono diventate due celebrità di Hollywood.
Proprio quando ormai tutto sembra perduto, ecco che i famosi Emily Keys e Chris Hailen tornano nella loro città natale.
Leny, Emily e Chris riusciranno a superare quei lunghi anni di distacco e a ritrovarsi?
Riuscirà Leny a riaprirsi con sua cugina e a dichiarare finalmente i suoi sentimenti a Chris?  

Prologo


Ottobre 2011

Gli autisti avevano appena finito di caricare i bagagli nelle due macchine nere, esageratamente lussuose per non attirare gli sguardi curiosi di tutto il paese.
«È giunto il momento di salutarci», proclamò la madre di Emily con gli occhi ancora gonfi di pianto per quegli ultimi giorni trascorsi a litigare e poi ad arrendersi tristemente alla decisione di lasciare sua figlia partire per andare incontro al suo destino ed esaudire il suo sogno.
Emily le corse incontro con le lacrime che scorrevano a fiumi di felicità e sofferenza per quell’imminente e quasi improvvisa partenza.
«Vorrei tanto che tu venissi con me», le sussurrò all’orecchio abbracciandola forte.
«Lo vorrei anch’io, tesoro», sospirò dolorosamente la madre, ripensando ai suoi obblighi che la costringevano a rimanere ancorata a quel piccolo paesino e ai suoi abitanti. Aveva un impiego e il suo datore di lavoro si era rifiutato di darle un permesso di tre mesi, minacciando di licenziarla. Non poteva perdere il lavoro, rimanere senza soldi. Ormai era sola e aveva delle responsabilità. Inoltre, se le cose non fossero andate bene per sua figlia, lei avrebbe dovuto provvedere al mantenimento di entrambe. Infine non poteva lasciare sua sorella da sola, ora che il marito era sparito nel nulla senza più contribuire al sostentamento della famiglia.
«Vedrai, Natale arriverà presto. Non ti accorgerai della mia mancanza che sarò già tornata», la rincuorò Emily, staccandosi dalla madre con uno dei suoi soliti sorrisi stupendi che sapevano contagiare di felicità anche la persona più imbronciata e triste del mondo.
«Ti prego, fai attenzione.»
«Ho sedici anni ormai. Sono grande e Mrs Marens si prenderà cura di me per tutto il tempo.»
Riuscita a separarsi da sua madre, che non sembrava intenzionata a staccarsi da lei, corse ad abbracciare la cugina che rimaneva rigida e tremante sul ciglio della strada.
«Oh, Leny! Mi mancherai un casino!»
«Anche tu», sussurrò appena la cugina cercando di trattenere le lacrime non senza uno sforzo quasi sovrumano. Affondando il viso nei capelli setosi e biondi di Emily, cercò di assaporare un’ultima volta il suo profumo sapendo che non l’avrebbe mai dimenticato.
Emily era stata una sorella per lei in tutti quegli anni trascorsi insieme in quella casa bifamigliare che avevano diviso da quando il padre di Emily era morto, quando lei aveva solo due anni.
Purtroppo la solitudine era poi toccata anni dopo anche alla zia, che si ritrovò abbandonata da un marito fedifrago e bugiardo, che l’aveva lasciata da sola con una figlia piccola e una marea di debiti.
Tuttavia le due sorelle si erano fatte forza insieme ed erano andate a vivere fuori città in una villetta che avevano diviso in due piccoli appartamenti.
Sopra ci viveva Emily con la madre e, sotto, la zia con Leny.
Le due ragazze erano nate lo stesso anno, avevano dovuto condividere tutto a causa delle ristrettezze economiche delle madri e questo le aveva portate a essere unite e a volersi molto bene.
Ora, però, il destino le aveva volute separare e, anche se Leny avrebbe voluto urlare alla cugina di non partire, non ci riuscì. Sapeva quanto quell’opportunità significasse per il futuro di sua cugina e sapeva dal profondo del cuore che quella decisione avrebbe portato Emily in alto, proprio dove voleva: diventare una star del cinema!
Per quanto quell’imminente lontananza l’avrebbe fatta soffrire, non avrebbe mai giocato la carta del ricatto emotivo. Doveva lasciarla andare. Per il suo bene.
Proprio con quella consapevolezza, Leny ricacciò tutte le lacrime e mostrò uno dei suoi tipici timidi sorrisi.
«Promettimi che non ti dimenticherai di me», disse Emily sgranando gli occhi turchesi in un'espressione imbronciata e adorabile che un giorno le avrebbe fatto conquistare i favori del pubblico.
«Impossibile! Sarai sempre con me. Nel mio cuore», le rispose Leny con la sua timida e dolce voce.
«Lo sai che ci sarà difficile comunicare con voi, ma ti giuro che ogni sera, prima di andare a dormire, guarderò il cielo e ti augurerò la buona notte»
«Oh, Emily!», sussultò commossa la cugina, tornando ad abbracciarla per l’ultima volta prima dell’arrivo di Mrs Marens, preoccupata di perdere l’aereo.
«Emily, dobbiamo andare. Si è fatto tardi», proclamò con il suo solito tono spiccio.
Le due cugine si guardarono un’ultima volta promettendosi silenziosamente di non dimenticarsi mai l’una dell’altra.
Leny avrebbe voluto seguire Emily alla macchina, ma il dolore per la sua partenza non le permise di muovere neanche un muscolo e presto la ragazza fu raggiunta da sua madre e dalla zia per le ultime raccomandazioni.
Dopo un lungo momento, Leny riuscì a muoversi e ad avvicinarsi alla seconda macchina che aspettava ancora parcheggiata sulla strada stretta e sterrata poco più indietro rispetto all’altra.
Improvvisamente il dolore per ciò che sarebbe successo da lì a poco si acuì fino a mozzarle il fiato.
Quel giorno non solo quella che per lei era più di una sorella sarebbe uscita dalla sua vita per i prossimi mesi o anni, ma anche il suo migliore amico.
Non poteva neanche immaginare come sarebbe stato andare a scuola senza più Emily e la sua aurea di bellezza, che usava spesso per attirare l’attenzione di tutti i ragazzi più carini del liceo o che a volte la difendeva dai compagni cattivi che la prendevano in giro perché aveva le orecchie leggermente a sventola.
Come se questo non bastasse, ora si sarebbe ritrovata anche senza di lui. 
Chris. 
Il suo migliore amico, colui con cui passava tutti i pomeriggi con la cugina, colui che spesso si ritrovava a spiare dalla finestra della camera, che dava direttamente sulla sua.
Aveva passato tutta la sua infanzia con il suo gruppo di amici, ma a causa della sua eccessiva timidezza, solo sua cugina e Chris erano riusciti ad ottenere la sua fiducia.
Solo lui riusciva a farla ridere e a liberare la sua parlantina nascosta a tutti gli altri.
Forse era perché era di due anni più grande degli altri o forse perché era stato affidato al nonno da piccolo, dopo aver perso i genitori.
Tuttavia Chris rimaneva l’unico in grado di oltrepassare la sua paura del mondo esterno e… di farle battere forte il cuore.
Quando sentì il suono metallico e gracchiante della vecchia porta della casa del nonno di Chris, Leny ebbe un tuffo al cuore.
Si voltò e vide avvicinarsi a grandi passi il ragazzo con il suo unico parente ancora in vita, che gli stava dando le ultime raccomandazioni.
«… è importante. Quel mondo è malsano.»
«Me l’hai già detto, nonno.»
«Ricordati sempre qual è la vera bussola della vita.»
«Sì, nonno.»
«Il cuore, ragazzo. Il cuore. Non i soldi e la fama, come cercheranno di farti credere», sentenziò il vecchio avvicinandosi a Mrs Marens per avere le ultime delucidazioni in merito al viaggio.
Chris si fermò.
Era teso e il suo viso era stanco e segnato. Gli ultimi giorni li aveva passati insonne cercando di capire se quello che stava facendo era la scelta giusta: mollare suo nonno, i suoi amici, la sua casa per andare oltreoceano a fare l’attore.
Alla fine aveva deciso, ma ora, di fronte allo sguardo spaurito e disorientato dal trambusto e dal cambiamento di Leny, il suo cuore ebbe un fremito d’indecisione.
La vide avvicinarsi timorosa e tremante, stretta nel suo giubbino in jeans.
«Emily è già in macchina», lo avvisò con voce flebile, evitando di guardarlo negli occhi per paura di non riuscire a trattenere le lacrime. Quella era l’ultima volta che avrebbe potuto parlargli per chissà quanto tempo.
Come avrebbe fatto a dormire senza più lasciarsi cullare dalla luce accesa fino a tardi nella sua stanza o ad andare in giro con il resto della compagnia senza più la sua presenza a proteggerla e a rassicurarla?
Ma soprattutto, come avrebbe fatto a vivere senza averlo accanto ogni giorno della sua vita?
Improvvisamente assalita dai brividi, si strinse con ancora più forza nella giacca.
«Stai tremando! Dovresti andare a metterti addosso qualcosa di più pesante se non vuoi prenderti un bel raffreddore», si preoccupò subito lui, massaggiandole vigorosamente le braccia e poi la schiena per scaldarla.
In pochi secondi si ritrovò immersa in uno dei più caldi e teneri abbracci di Chris.
Come poteva lasciarlo andare?
Non poteva.
Scossa dalle sue stesse emozioni, si ritrovò a piangere silenziosamente contro il petto del ragazzo.
D’istinto lo abbracciò a sua volta con tutta la forza che aveva.
«Mi mancherai, Leny», le confessò lui baciandole i capelli castani chiari.
Anche lei avrebbe voluto dirgli che le sarebbe mancato da morire, ma per paura di non riuscire a controllarsi e di finire per supplicarlo di non partire, tacque.
«Ma devo farlo. Lo capisci?», continuò lui con tono deciso e severo. «Ti prometto che diventerò un attore famosissimo e ricchissimo, così comprerò una casa tutta per te e tua madre. Ti renderò felice».
Ma cosa se ne faceva della felicità se lui non era vicino a lei?
Lentamente si staccò da lui e lo guardò negli occhi nonostante l’appannamento creato dalle lacrime.
Si perse in quei meravigliosi occhi verdi che la guardavano sempre con affetto e dolcezza.
Sapeva quante difficoltà aveva dovuto patire nella sua giovane vita e ora il destino gli regalava l’opportunità di cambiare il proprio futuro, come lui spesso aveva detto di desiderare.
«Non m’importa se diventerai un attore famoso e ricco. Desidero solo che tu sia felice». Anche se sarà senza di me.
Lo vide esitare e contrarre la mascella nervosamente, mentre il suo sguardo si velò di tristezza.
Incurante delle lacrime che le rigavano nuovamente il viso a cuore, gli sorrise timidamente e gli sfiorò appena con le punta delle dita il viso sbarbato. 
Sorpreso da quell’inaspettata carezza, le catturò la mano nella sua e se la portò al cuore.
Rimasero a fissarsi finché il peso di quel momento divenne insopportabile.
«Ti mancherò, Leny?», le chiese con voce rauca, prendendole il viso tra le mani.
Quella domanda ebbe il potere dirompente di uno tsunami sulla psiche già fragile di Leny, che scoppiò in un pianto incontrollato che la fece quasi cadere per terra.
Fortunatamente Chris la teneva ancora stretta a sé e questo le impedì di accasciarsi al suolo.
Appena Leny recuperò un minimo di autocontrollo, Chris allentò la presa e i due si ritrovarono a perdersi l’uno negli occhi dell’altro.
Anche se si conoscevano da quando lei aveva tre anni, solo negli ultimi due anni le cose erano cambiate.
Leny si era ritrovata a guardarlo con occhi diversi e a desiderare da lui un maggior contatto fisico.
Come tutte le ragazze, anche lei aveva cominciato a guardare i ragazzi sotto un altro aspetto da qualche tempo e spesso si era ritrovata a osservare Chris dalla finestra quando si cambiava d’abito, lasciandola sempre frastornata e agitata, ma non aveva mai voluto indagare oltre riguardo al motivo della sua curiosità, dato che teneva troppo all’amicizia che li legava e all’equilibrio che c’era tra lei, Chris ed Emily.
Inoltre era capitato raramente di ritrovarsi da sola con lui, senza la presenza esuberante e trascinante di Emily, con la quale Chris condivideva varie passioni, come quella della recitazione. Oppure senza lo stuolo di ragazze che spesso seguivano Chris invaghite dalla sua bellezza per attirare la sua attenzione.
Ora però erano solo loro due.
Nessuno li stava guardando.
Improvvisamente lo sguardo di Chris s’illuminò di uno strano bagliore sconosciuto a Leny.
«Chris…», sospirò lei confusa.
Lo vide spostare lo sguardo dai suoi occhi alla sua bocca e prima di capire quello che stava accadendo, si ritrovò le labbra calde e morbide di Chris sulle sue tremanti. 
Un bacio. Bastò quel bacio e finalmente la serratura del cuore di Leny scattò e lei scoprì per la prima volta l’amore. L’amore vero. Quello con la A maiuscola.
Sentì la bocca di lui muoversi sulla sua, mentre quel nuovo sentimento le allagò il cuore fino a farle mancare il respiro.
Quando Chris si allontanò da lei, scoprì di respirare affannosamente.
Si passò la lingua sulle labbra in fiamme. Sapevano di lacrime e di lui.
Non avrebbe mai scordato quel sapore così dolce e nello stesso tempo così maschile. Il cuore le martellava ancora furiosamente nel petto, quando sentirono la voce di Mrs Marens chiamare Chris per salire in macchina.
Quel magico momento di tenerezza svanì in un istante lasciando il posto alla disperazione più nera.
Leny avrebbe voluto urlargli a squarciagola di non andare perché lo amava. Ora lo sapeva. Ne era davvero convinta, ma la sua mente le ordinava di non mettere fine ai sogni di Chris solo per puro egoismo.
«Leny, ti mancherò?», le chiese di nuovo lui con voce affranta.
«Io…». Io non so come riuscire ad andare avanti senza di te, soprattutto adesso che ho capito di amarti.
«Leny, mi basta solo una tua parola… Una sola e rimango qui. Con te.»
Come poteva darle una simile responsabilità?
Come poteva essere lei a dover scegliere tra il realizzare il suo sogno d’amore e quello di lui di avere successo nel mondo dello spettacolo?
Per quanto avrebbe voluto dichiarargli i suoi sentimenti e restare tra le sue braccia per sempre, si rese conto di quanto fosse ingiusto tarpargli le ali.
Un promettente regista aveva visto del talento naturale in lui e una futura carriera come attore. Chi era lei per impedirgli tutto quello?
A malincuore, ma con la certezza di farlo proprio per l’amore infinito che nutriva nei suoi confronti, si staccò delicatamente da lui, lasciandolo sgomento.
«Devi andare o perderai l’aereo», riuscì a dire cercando di tenere ferma la voce.
«Leny, io… tu…»
«Io me la caverò benissimo. Non ti preoccupare.»
«Davvero?»
Leny annuì vigorosamente, dato che sentiva di non avere più il controllo del suo dolore.
«Tornerò presto», sussurrò lui quasi sconvolto quanto lei.
Lei riuscì a sorridergli un’ultima volta prima di voltarsi e correre verso casa, mentre il cuore le si spezzò nel petto.
«Prenditi cura di mio nonno», furono le ultime parole che sentì pronunciare da Chris prima di raggiungere la porta di casa e chiudersi dentro.
Non sentì neanche la partenza delle macchine e le ultime urla di saluto di sua zia e di sua madre, perché appena la porta di casa si richiuse alle sue spalle, crollò per terra scossa dal dolore.
Un dolore sordo e profondo che le lacerò l’anima fino a farla sanguinare.
E questa volta non c’era nessuno a consolarla. Nemmeno Emily.

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