venerdì 26 aprile 2019

Il mistero del lago (Juan Moses De La Serna) - recensione



Addentrati nel misterioso mondo della natura umana, che ti farà mettere in discussione le origini della vita.
Un’escursione porterà la protagonista attraverso anguste montagne fino ad un gran altopiano occupato da un immenso lago dalle acque nere, ed ai margini di un piccolo e pittoresco paesino popolato da persone amabili.
Nulla fa sospettare ciò che quelle acque tranquille nascondono al loro interno, durante il giorno è un paesaggio bucolico, ma cosa succede durante la notte?
La curiosità della protagonista le farà cercare risposte che vanno oltre le spiegazioni scientifiche e le credenze popolari degli abitanti del luogo.
Scopri come agiscono le persone quando si trovano di fronte ad una delle maggiori sfide della razza umana; sopravvivere alla propria estinzione. Cosa avresti fatto al posto della protagonista?


RECENSIONE

Già dalla sinossi avrei dovuto capire che c’era qualcosa che non andava.
Non compare un nome, un luogo, un’epoca… niente. Ed è così per tutta la storia!
In questo romanzo mancano tutti questi punti indispensabili. Non ci sono nomi di persone, descrizioni, età… Nulla. Manca anche un’adeguata caratterizzazione dei personaggi, soprattutto della protagonista. Spesso la lettura diventa difficile e si perde il senso della lettura. Non compaiono i nomi delle località, delle montagne o del lago. Questa mancanza toglie realismo e immedesimazione nel lettore. In certi punti, non si capiscono neanche i passaggi da un posto all’altro. Senza questi riferimenti lo sviluppo della storia è molto confusionario. Inoltre non si capisce quando si svolge la storia (stagione o mese).
Per quanto riguarda la storia, assomiglia a un romanzo di Michael Crichton in cui la protagonista si ritrova all’improvviso coinvolta in un thriller fantascientifico con un lago pieno di particelle aliene che hanno colonizzato il luogo e i suoi abitanti. Tuttavia, la storia lascia molto a desiderare. Ci sono molte incongruenze e spesso le decisioni prese dai personaggi non hanno un senso logico o sono prive di spiegazioni. Alcuni eventi mancano totalmente di struttura. Il finale è frettoloso e non spiega tutto. Anche la ricerca sui giornali da parte della protagonista o la sua amnesia mancano di sostanza e di spiegazione logica. Per quanto riguarda lo stile, il ritmo è molto lento, appesantito anche dalle ripetizioni e descrizioni superflue (ai fini della storia) che creano dispersione e confusione. Infine la storia è descritta usando il passato, ma poi ci sono dei passaggi al presente.
Per quanto riguarda il finale, non si capisce come la protagonista sia arrivata alla soluzione del mistero e tantomeno come abbia fatto a sconfiggere questa ondata aliena.
È tutto un enorme “BOH!”.

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