1. CRITICARE IL “NON MI PIACE”
Non so quante volte ho letto recensioni in cui compare il classico “Non mi è piaciuto”, che poi vengono screeenshottate dalle autrici, riportate su Facebook dando vita a un piagnisteo di proporzioni bibliche perché Amazon non le vuole cancellare o bannare il recensore.
Spesso il post finisce con:
1. È tutta invidia.
2. Questo lettore non ha capito niente.
3. L’ha scritto solo per denigrarmi!
4. Ah sì? Non ti è piaciuto? Allora, spiegami il motivo, stronza/o!
Intanto chiariamo che nel momento stesso in cui un lettore effettua un acquisto, è libero di esprimere la propria opinione, quindi il “Non mi è piaciuto” è lecito e non deve dare spiegazioni per forza.
Quando entrate in un negozio e la commessa vi presenta degli articoli da acquistare che non vi piacciono, spiegate sempre il motivo o vi limitate a dire: “Non fa per me, non mi piace, sto cercando altro”. Non è che state ore a spiegare al venditore la motivazione razionale e soggettiva del motivo del vostro rifiuto per ogni singolo oggetto.
Il punto è che a nessuno piace un rifiuto o sentirsi dire “Non mi piaci” ma fa parte del gioco quando ti esponi.
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