mercoledì 10 aprile 2019

Recensioni negative: ERRORE 3 Accusare di invidia

3. ACCUSARE DI INVIDIA TUTTI I RECENSORI CHE DANNO VOTI NEGATIVI

Un giorno una mia amica ha partecipato a un’accesa discussione su una recensione negativa a un’autrice molto popolare.
Le ho chiesto se aveva letto il romanzo dato che aveva insultato chi aveva recensito.
Mi ha risposto di no, ma che quell’autrice era una garanzia ed era ovvio che fosse solo un’altra autrice invidiosa a scrivere una cosa simile per denigrarla.
Io avevo letto quel romanzo e condividevo ogni singola parola della recensione, ma mi ero tenuta le opinioni per me dato che immaginavo di venire aggredita anch’io.
Alla fine la mia amica ha letto il romanzo e mi ha detto di averlo trovato carino (ma non spettacolare).
Io ci avrei dato 2 stelle e lei 4.
Stesso libro. Opinioni diverse.
Ci sta.
È legittimo.
Allora perché bisogna venire massacrate per aver espresso la propria opinione e insultate da una marea di gente di esser invidiosa e invitata a evitare di pubblicare una recensione negativa, della serie “Se il libro ti piace, lo scrivi. Se non ti piace stai zitta”.
Viviamo in un paese fondato sulla democrazia ma poi siamo i primi a chiedere la censura!
Ma sapete cos’ha ottenuto questa scrittrice?
Pubblicità, visibilità, aiuto da parte delle sue amiche che per proteggerla sono corse a lasciare recensioni fake ma positive a 5 stelle (la mia amica inclusa) e una posizione migliore su Amazon per un paio di giorni.
Quindi è un meccanismo che funziona? Sì.
Aspetti negativi? La perdita della dignità e della reputazione.
Sì, ma chi se frega se dopo puoi entrare nella Top100 di Amazon e restarci per qualche giorno, anche se dopo 3 mesi sarai dimenticata insieme al tuo romanzo, no?
Peccato che riguadagnarsi la reputazione non sia così facile ma te ne accorgi solo quando arrivi a risultati da “Grande Scrittore”.
Il punto è: come vuoi essere ricordata tra trent’anni? Cosa vorresti che venisse detto di te in qualità di scrittrice?


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